Il chiaroscuro é la capacitá tecnica di un pittore, nel dosare ombre e luci in un opera, per conferire ad essa la senzazione di profondita e di rilievo. Questa tecnica era del tutto sconosciuta agli egizi e si avranno le prime testimonianze dell'uso del chiaroscuro, a partire dal quinto secolo ac. col fiorire della cultura ellenica. Di fatti saranno i greci a diffondere questa tecnica a tutte le culture che incroceranno, e particolarmente influenzati da questa forma espressiva saranno i romani. Le prime testimonianze del chiaroscuro le ritroviamo nel vasellame greco, ma il vero salto di qualitá si avrá con l'ateniese Apollodoro, e dai suoi allievi Zeusi di Eracle e Passio di Efeso. In precedenza gia vi erano stati tentativi pittorici atti a rendere l'idea della terza dimensione,e uno degli artisti che si pose il problema della prospettiva ( ci dice Vitruvio) fu Agatarco di Samo, ma egli non riuscí a sviluppare il concetto. E solo alla fine dell quinto secolo ac. Apolllodoro fissó le basi per la tecnica del chiaroscuro, integrando i primi principi di prospettiva all'applicazione di ombre e luci. Aprendo cosí nuovi e vastissimi orizzonti al fare pittorico. Diverse testimonianze dell'applicazione della lezione di Apollodoro le ritroviamo al museo nazionale di Napoli, a Pompei, ed Ercolano. La tecnica del chiaroscuro venne approfondita dai romani fino al suo massimo splendore per poi ricadere nell'etá della decadenza, in un uso forzoso e spropositato, non piú alla ricerca dell'equilibrio e del bello ma sempre avvezza al clamoroso senzinalismo. basti pensare alle soluzioni alle soluzioni architettoniche irreali e illusive dei decoratori ellenici e romani. Nel medioevo il chiaroscuro venne poco considerato per poi essere quasi del tutto abolito, per perseguire nella cifra stilistica che era il bizantinismo. Solo nel trecento con artisti del calibro di Giotto e Simone Martini. L'interesse per il chiaroscuro si rivitalizzó per poi trovare il suo piu grande approdo nel rinascimento, dove la scoperta delle regole prospettiche unite alla perfezionatissima rappresentazione tonale, consacrano definitivamenfe questa tecnica. Gli artisti piú innovativi, e che piú di tutti hanno contribuito all'evoluzione della tecnica del chiaroscuro sono, Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti. Entrambi sperimentarono il chiaroscuro nella pratica pittorica arrivando entrambi a soluzioni diametralmente opposte. Leonardo usó le variazioni tonali ela prospettiva per immergere i suoi "nel pieno del mondo",dell'atmosfera del paesaggio, in un tuttuno indissolubile. Di fatto egli é l'inventore della tecnica dello sfumato. Michelangelo invece utilizza il chiaroscuro per dare vigore e possenza ai suoi personaggi, dandogli una tridimensionalitá che quasi trascende il reale. Sintesi di queste due visioni é un altro artista che segnerá i secoli a venire,Raffaello Sanzio. Un ulteriore rivoluzione nel approccio al chiaroscuro si avrá nel seicento con il Caravaggio che adopererá il rapporto tra luci e ombre radicadizzandolo  in maniera estrema, con contrasti tonali da rendere le scene da lui create ai confini del vero e del trascendente allo stesso tempo. Un secolo intero verra condizionato da questa visione pittorica. Questi periodi di maggior effervescenza e innovazione, i secoli a venire sotto questo aspetto non modificheranno piú questa tecnica, facendola arrivare ai giorni nostri quasi invariata nelle basi tecniche principali.

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Tutorial:

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ritratto con la tecnica dell'intreccio

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disegno di un personaggio dei fumetti

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disegno e realizzazione di una cover di fumetti

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disegno e realizzazione di un illustrazione  di un personaggio dei fumetti 

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still life realizzato con il chiaroscuro a matita 

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still life realizzato con la tecnica del carboncino (fusagine) 

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paesaggio realizzato con il chiariscuro a matita

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